Come ogni evento irrappresentabile, l’arte e la rappresentazione sono sempre serviti, in tutte le società, da filtro per elaborare e metabolizzare contenuti a volte insostenibili. Ề interessante analizzare come questo processo antropologico muti nel momento in cui la produzione artistica sia fortemente massificata: il cinema, nel corso dei decenni analizzati si è imposto come strumento di legittimazione o critica, mutando fortemente l’inclinazione delle coscienze e il consenso nei confronti della guerra.