Strategia della Tensione, sintesi
La locuzione “STRATEGIA DELLA TENSIONE”, utilizzata per la prima volta in Italia dopo l’attentato di Piazza Fontana, si riferisce ad una teoria interpretativa dell’insieme delle stragi e degli attentati terroristici italiani avvenuti nei decenni successivi alla vittoria alleata nella Seconda guerra mondiale – con particolare intensità tra il 1969 e il 1984, ed in misura minore anche nei decenni successivi.
La locuzione è stata ripresa dalla traduzione letterale dell’inglese “strategy of tension”, utilizzata per la prima volta dal settimanale The Observer[1], il 7 dicembre 1969, per definire la politica degli Stati Uniti, con il fattivo appoggio della Grecia – il cui governo militare presieduto dai Colonnelli in seguito al golpe del ‘67 era una diretta emanazione americana – tesa a destabilizzare i governi democratici delle nazioni con valenze strategiche particolari nell’area mediterranea, nella fattispecie Italia e Turchia, attraverso una serie di atti terroristici, allo scopo di favorire l’instaurazione di dittature militari.