All’inizio del secolo le condizioni di vita nelle campagne erano notevolmente peggiorate. A ripetute sommosse contadine erano seguite manifestazioni di protesta di ferrovieri e operai. Aveva inoltre ripreso vigore il terrorismo rivoluzionario: nel 1901 era stato assassinato il ministro dell’istruzione, nel 1902 quello degli interni e nel 1904 il successore di quest’ultimo. In quello stesso anno scoppiava la guerra con il Giappone, che mostrava un’aggressiva forza di penetrazione nell’Estremo Oriente. La Russia zarista viveva insomma un momento particolarmente difficile, e il tradizionale sistema di potere autocratico rivelava tutta la sua debolezza.